Quarto chakra
Descrizione lezione
Utilizza la tua posizione di meditazione o seduto a gambe incrociate con la schiena dritta. Occhi chiusi. Porta la tua consapevolezza al respiro. Immagina di portare ogni inspirazione all’interno del cuore.
Questa traccia lavora sul perdono.
Anāhata: letteralmente “non toccato, sciolto, libero”, a significare sia la sua libertà (Svatantrya), copia di quella divina, che la sua forza atta ad accogliere ogni evento della vita assorbendolo all’interno e benedicendolo con la sua grazia. È governato dall’elemento aria (Vāyu), dai sentimenti (Rasa), dalla sillaba Yaṁ, a lui compete lo sblocco del nodo delle emozioni e dei sentimenti (Viṣṇu Granthi), le ghiandole-organi associati sono il timo ed il miocardio; 136,10 Hertz è la frequenza bioenergetica di riferimento, scambia con il cervello. Il quarto brano è stato suonato con il flauto armeno, a doppia ancia, duduk, con il santur ed il mṛdaṅga da Nicola e con il piano di Axel. Il pezzo è tutto incentrato sul tema del “perdono”: se stessi, gli altri, il mondo. La sua ritmica entra nelle fibre ed apre il cuore predisponendo alla guarigione dei rapporti irrisolti o problematici. È bene ascoltarlo di notte, seduti comodi su di un divano rivolti a Nord.
Questa lezione fa parte del corso La Musica dei Chakra.