Ayurveda – La routine del mattino
- 26 Maggio 2017
- Autore: Sara Bigatti
- Categorie: Ayurveda
Secondo i principi dell’Ayuveda la nostra vita dovrebbe seguire i ritmi della natura. Dovremmo quindi creare un routine quotidiana che ci permetta di prenderci cura del nostro corpo e dedicare il giusto tempo durante la giornata ad ogni pratica.
Cosa prevede la tradizione
La tradizione ayurvedica ha definito una specifica routine, chiamata Dinacharya, per permetterci di risvegliare con cura il nostro corpo la mattina. L’idea alla base è quella di dedicare del tempo non solo per pulire il nostro corpo, ma per letteralmente riattivarlo e prepararlo ad affrontare la giornata con il massimo delle energie. Per queste piccole carezze mattutine vengono usati diversi oli, che si possono acquistare nei negozi specializzati in Ayurveda.
Il risveglio
Per seguire appunto i ritmi della natura e svegliarsi nelle ore migliori, il suggerimento che ci viene dall’Ayurveda è quello di alzarsi dal letto almeno un’ora e mezza prima dell’alba. In questo modo avremo il giusto tempo per prenderci cura del nostro corpo. Ovviamente la premessa è che si vada a letto in tempo per avere comunque otto ore disponibili di sonno.
Una volta svegli, il primo passaggio della routine è quello di concludere la digestione della sera precedente. Per facilitare questa prima fase, il suggerimento è quello di bere un tazza di acqua tiepida con del succo di limone appena spremuto. Questo ci aiuterà ad andare in bagno e concludere così la digestione del giorno precedente.
Viso e corpo
Dopo questa prima fase, siamo pronti per prenderci cura del nostro corpo. Partendo dalla bocca, dobbiamo iniziare lavandoci i denti e pulendo la lingua. Una volta fatto questo, possiamo fare dei risciacqui con dell’olio di sesamo per alcuni minuti.
E’ poi la volta della pulizia nasale. L’Ayurveda suggerisce di versare alcune gocce di olio in ogni narice. Se questa pratica vi risulta fastidiosa, potete provare la versione yogica ovvero Jala Neti. Questa pratica prevede di versare dell’acqua tiepida con del sale, facendola scorrere da una narice e fuoriuscire dall’altra.
Anche per la cura delle orecchie è previsto l’uso di un olio. Tutti questi oli dovrebbero essere leggermente scaldati, in modo da non essere usati freddi sulla pelle.
Per gli occhi invece viene usata una pasta compatta alle erbe di colore nero. Questa pasta va applicata sulla rima della palpebra inferiore. Una volta applicata, gli occhi vanno tenuti chiusi per alcuni istanti.
Possiamo poi passare a massaggiare tutto il corpo con dell’olio di sesamo. Anche in questo caso l’olio va intiepidito. Il massaggio deve comprendere anche la testa ed in particolare la sommità del capo.
Che oli usare
Per la bocca e per tutto il corpo si può usare l’olio di sesamo. Per il corpo in alternativa a seconda del vostro dosha predominante potete usare: per pitta olio di semi di girasole o olio di cocco, per kapha olio di semi di girasole o olio di semi di senape. Per vata sempre olio di semi di sesamo. Ovviamente tutti vanno riscaldati prima di essere applicati.
Questi sono gli altri prodotti:
- Naso: Anu tailam
- Orecchie: Valiya velichenna
- Occhi: Eyleen
- Dentifricio in polvere: Dasanakanthi
Lo Yoga
Terminato questo rituale, bisogna aspettare almeno 30 minuti perchè gli oli si assorbano, prima di poter fare la doccia. Questo è quindi il momento per dedicarsi alla pratica dello Yoga.
Una volta conclusa la pratica, è finalmente il momento della doccia e poi della colazione. Per l’Ayurveda questo è il pasto principale del giorno.
Scritto da Sara Bigatti
Ho iniziato a praticare Yoga per rispondere ad un forte bisogno di benessere fisico e mentale. Lo Yoga è entrato poco per volta nella mia vita e, non solo mi ha rimesso sulla strada dell’equilibrio, ma mi ha aperto ad un nuovo modo di vivere e gioire della vita. Insegno Yoga per condividere l’enorme potere di trasformazione che questa scienza millenaria ha. Ho vissuto, studiato e insegnato in Messico, Indonesia, Taiwan, India, Spagna, Olanda e Italia. Ho iniziato grazie agli insegnamenti di Ellen de Jonge e ora ho l’onore di poter studiare direttamente con il suo maestro: Yogarupa Rod Stryker.