Lo studio del cibo e delle sue proprietà occupa una parte importantissima nell’Ayurveda, l’antica scienza medica indiana. La base su cui si sviluppa questo studio è la suddivisione degli alimenti in sei sapori, che ne caratterizzano le proprietà. Prima di parlare dei sapori dobbiamo fare un passo indietro e introdurre i cinque elementi.
I cinque elementi
I cinque elementi – Terra, Aria, Acqua, Fuoco e Etere – sono stati in cui si presenta la materia. Per definire l’esperienza che facciamo di ognuno di questi elementi usiamo degli attributi (caldo/freddo, ecc…). Questi elementi combinandosi danno origine a specifiche qualità, creando proprietà fisiologiche uniche. Conoscere quindi la composizione di una sostanza ci fa comprendere i suoi effetti.
I tre Dosha – Pitta, Vata e Kapha – sono anch’essi una composizione dei cinque elementi. Ogni dosha è composto da due di essi:
Pitta: fuoco+acqua- Vata: aria+etere – Kapha:Terra+acqua
I sei gusti
Allo stesso modo tutti gli alimenti hanno una combinazione di elementi e questo ne determina il gusto e le proprietà.
I sei gusti sono:
- Madhura (dolce): terra + acqua
- Amla (aspro): fuoco + terra
- Lavana (salato): acqua+ fuoco
- Katu (pungente): aria+ fuoco
- Tikta (amaro): aria + etere
- Kashaya (astringente): aria +terra
Collegando i sapori ai tre dosha, possiamo comprendere come ogni alimento possa contribuire a riportare l’equilibrio nel nostro corpo a seconda delle sue caratteristiche, ma anche, all’opposto, a far aggravare un determinato dosha. Ad esempio i cibi dolci, aiutano a ricostruire alcuni tessuti, ma un eccesso di dolce porta ad aggravare il dosha Kapha, appesantendo la nostra struttura. I cibi con caratteristiche amla, lavana e katu aiutano a rinforzare il dosha pitta e quindi il nostro metabilismo. I cibi con caratteristiche katu, tikta e kashaya rinforzano invece vata e le caratteristiche connesse al movimento nel nostro corpo e alla pulizia.
Cosa mangiare quindi?
Per mantenere il nostro corpo in salute, dobbiamo quindi assumere tutti i giorni ognuno dei sei sapori. Solitamente questo non avviene. Al contrario ci lasciamo guidare unicamente dai nostri gusti nella scelta del cibo. Così facendo finiamo per consumare solamente determinati alimenti che ci piaccio, escludendo altri. Questo porta ad aggravare uno dei tre dosha e a creare degli squilibri.
Cosa mangiare quindi? Dovremmo mangiare un po’ di tutto e avere pasti che comprendono tutti e sei i sapori…anche quelli che gradiamo di meno.
Quali alimenti corrispondono ai sei sapori
Qui riposto alcuni esempi di alimenti per ogni sapore:
- Dolce: banane, carote, riso, mandorle, latte, uova
- Aspro: limone, pomodori, yogurt, aceto
- Salato: sedano, alghe, sale, salsa di soya
- Pungente: aglio, zenzero, senape, pepe nero
- Amaro: melanzane, radicchio, sesamo, caffè, zafferano
- Astringente: mele, melograni, la maggior parte dei legumi, basilico
Per avere altre informazioni a riguardo, ti consiglio di leggere questo libro: ‘La cucina Ayurvedica’ di Amedea Morningstar
Scritto da Sara Bigatti
Ho iniziato a praticare Yoga per rispondere ad un forte bisogno di benessere fisico e mentale. Lo Yoga è entrato poco per volta nella mia vita e, non solo mi ha rimesso sulla strada dell’equilibrio, ma mi ha aperto ad un nuovo modo di vivere e gioire della vita. Insegno Yoga per condividere l’enorme potere di trasformazione che questa scienza millenaria ha. Ho vissuto, studiato e insegnato in Messico, Indonesia, Taiwan, India, Spagna, Olanda e Italia. Ho iniziato grazie agli insegnamenti di Ellen de Jonge e ora ho l’onore di poter studiare direttamente con il suo maestro: Yogarupa Rod Stryker.