Che cos’è il Prana
Il maestro B.K.S. Iyengar nel suo ‘Teoria e pratica del Pranayama’ scrive: “Prana è l’energia che permea l’universo a tutti i suoi livelli. E’ energia fisica, mentale, intellettuale, sessuale, spirituale e cosmica. Tutte le energie vibranti sono Prana. Anche tutte le energie fisiche come luce, calore, gravità, magnetismo ed elettricità sono Prana. E’ il primo motore di tutte le attività.”
Secondo le Upanisad, il Prana è il principio della vita e della coscienza. E’ il soffio di vita in tutti gli esseri dell’universo, che nascono e vivono grazie ad esso, e quando muoiono, il loro soffio individuale si dissolve nel soffio cosmico. Prana viene solitamente tradotto come respiro, tuttavia questo è soltanto una delle sue tante manifestazioni nel corpo umano. Gli antichi saggi indiani facevano riferire tutte le funzioni vitali a cinque tipi di energia vitale (prana-vayu). I primi due erano per l’appunto il prana – l’energia della regione toracica che controlla la respirazione- e apana – che si muove nel basso addome e controlla l’eliminazione degli escrementi. Nel pranayama il prana-vayu è attivato dall’inspirazione, mentre l’apana-vayu dall’espirazione.
Il significato di Pranayama
‘Prana’ significa respiro, respirazione, vita, vitalità, energia o forza. ‘Ayama’ significa estensione, espansione, lunghezza, ampiezza, regolazione, prolungamento, restrizione o controllo. La parola ‘Pranayama’ significa quindi il prolungamento del respiro e il suo controllo.
Il pranayama è un’arte e ha tecniche per far si che gli organi respiratori si muovano e si espandano intenzionalmente, ritmicamente e intensivamente. Consiste in un lungo, protratto flusso sottile di inalazione (puraka), esalazione (rechaka) e ritenzione del respiro (kumbhaka). La pratica del pranayama migliora la capacità dei polmoni e permette una ventilazione ottimale, che porta anche ad un conseguente miglioramento della circolazione sanguigna nel corpo.
La mente e il respiro
Nell’antico testo dell’ Hatha Yoga Pratipika troviamo scritto: “Quando il respiro è costante o incostante, così è la mente, e con essa lo yogi. Perciò si deve controllare il respiro”. Mentre la pratica delle Asana rimuove gli ostacoli che impediscono il flusso del Prana, la pratica del Pranayama regola tale flusso nel corpo. Inoltre regola tutti i pensieri dello yogi, i suoi desideri e le sue azioni,conferendo l’enorme equilibrio e forza di volontà necessari per divenire padroni di se stessi.