Bandha è una parola sanscrita che significa legame, unire insieme, afferrare o prendere e descrive posizioni in cui certi organi o parti del corpo vengono contratti o controllati. L’idea dell’utilizzo delle bandha, sia nella pratica delle asana che nel pranayama, è quella di convogliare l’energia all’interno del nostro corpo nei punti giusti, evitando in questo modo sprechi e dispersioni. Le tre bandha principali sono: Mula Bandha, Uddiyana Bandha e Jalandhara Bandha.
Molti pensano che la forza venga unicamente dai muscoli della parte superiore del corpo, lo Yoga invece ci insegna che tutta la nostra muscolatura, compresi i muscoli più profondi, concorrono armonicamente a renderci più forti. Soprattutto nelle posizioni dove dovremmo sollevare sulle mani il nostro corpo, ci sentiamo pesanti e diamo la colpa al nostro peso corporeo o alla mancanza di muscoli nelle braccia, ma in verità l’unico nostro problema sta nel non utilizzare in questi movimenti i nostri muscoli pelvici ed addominali più profondi. Imparare ad utilizzare le bandhas in effetti all’inizio sarà molto più simile ad un esercizio di pranayama, ma con il tempo diventerà naturale come contrarre qualsiasi altro muscolo.
Mula Bandha
Mula in sanscrito significa radice, fonte, origine, ma anche causa, base o fondamenta. Questa bandha interessa i muscoli della regione inferiore dell’addome, cioè dall’ano al perineo. Il movimento di contrazione di questi muscoli deve essere direzionato all’interno, cioè verso la colonna vertebrale, e verso l’alto, cioè in direzione del nostro ombelico. Questa è anche l’area dove simbolicamente viene collocato il primo Chakra: Muladhara (Mula= radice, fonte, ecc…- adhara= sostegno o parte vitale) I chakra principali sono collegati alle ghiandole endocrine e quindi possiamo associare Muladhara ai nostri organi riproduttivi e alle corrispettive ghiandole; in questo modo si può descrivere il lavoro svolto con Mula bandha come strettamente legato alla nostra vitalità sessuale.
Uddiyana Bandha
Uddiyana significa volare! Questo bandha si esegue sollevando il diaframma verso l’alto e tirando in dentro gli organi addominali, spingendoli verso la schiena e la colonna vertebrale. Questo bandha ci viene in aiuto in tutte le posizioni di forza e praticarlo ci fa capire meglio come utilizzare la nostra energia durante la pratica delle asana. Questo bandha si può collegare a Manipura, che è il chakra dell’ombelico, collegato quindi agli organi addominali come stomaco, milza, fegato e pancreas.
Jalandhara
Jala in sanscrito significa rete, tela, grata o maglia. Nella pratica di questa bandha il collo e la gola vengono contratti e il mento poggia sul petto nell’incavo esistente tra la clavicola e lo sterno. Jalandhara bandha è una chiusura che si pratica per regolare il flusso del sangue alle ghiandole del collo e soprattutto al nostro cervello.
Scritto da Sara Bigatti
Ho iniziato a praticare Yoga per rispondere ad un forte bisogno di benessere fisico e mentale. Lo Yoga è entrato poco per volta nella mia vita e, non solo mi ha rimesso sulla strada dell’equilibrio, ma mi ha aperto ad un nuovo modo di vivere e gioire della vita. Insegno Yoga per condividere l’enorme potere di trasformazione che questa scienza millenaria ha. Ho vissuto, studiato e insegnato in Messico, Indonesia, Taiwan, India, Spagna, Olanda e Italia. Ho iniziato grazie agli insegnamenti di Ellen de Jonge e ora ho l’onore di poter studiare direttamente con il suo maestro: Yogarupa Rod Stryker.